A ogni lente la sua storia
[Onde #198] Imparare ad accogliere tutti gli stati d'animo per plasmare meglio il racconto che facciamo di noi stessi e del mondo
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L’atto di comunicare e il modo in cui ognuno di noi lo fa non è affascinante solo per le parole che scegliamo. Gran parte dell’attrazione che proviamo per questa “arte” è dovuta a quella sorta di danza silenziosa che avviene tra il nostro stato emotivo e il modo in cui raccontiamo le storie. Le nostre e quelle degli altri.
Una danza che, in quanto tale, prevede spesso dei cambi di ritmo!
Pensa a come cambia la tua narrazione quando attraversi stati d'animo diversi. Ci sono momenti in cui sei apert* al mondo, e ogni storia che racconti ha il sapore dell'opportunità. Le tue parole sono leggere, curiose, piene di possibilità. Sono i momenti in cui persino un semplice caffè al bar può diventare il racconto di un'avventura, e ogni incontro sembra portare con sé il seme di qualcosa di nuovo.
Poi però arriva un cambiamento. La delusione si insinua nelle tue parole come una corrente sotterranea. Le storie che racconti iniziano a tingersi di sfumature diverse. Non è che stai mentendo, stai semplicemente guardando il mondo attraverso un filtro diverso, e quel filtro colora ogni tua narrazione. È il momento in cui anche i successi vengono raccontati con un "sì, ma...".
Lo scoramento è il capitolo in cui le parole si fanno pesanti. È quando ogni storia sembra richiedere uno sforzo immane per essere raccontata. Le frasi si accorciano, i dettagli si fanno sfocati. Non è più questione di filtri: è come se la tastiera stessa pesasse di più, come se ogni parola dovesse farsi strada attraverso una nebbia densa. Sono i momenti in cui racconti solo l'essenziale, non perché vuoi essere sintetic*, ma perché tutto il resto sembra superfluo.
E poi arriva anche l'ostilità. È forse la fase più interessante dal punto di vista narrativo, perché trasforma completamente il modo in cui strutturiamo le nostre storie. Il mondo non è più un palcoscenico neutro su cui si svolgono le nostre vicende: diventa un personaggio attivo, spesso antagonista. Le tue storie iniziano a pullulare di "nonostante", "contro", "malgrado". Ogni successo diventa una battaglia, ogni piccolo traguardo una guerra vinta contro qualcosa o qualcuno.
Vorrei dirti che dobbiamo vivere sempre nella fase delle opportunità, ma purtroppo - o per fortuna - non è possibile. Dico anche “per fortuna” perché la consapevolezza di questi cicli è uno degli strumenti più potenti che abbiamo come narratori di storie. Riconoscere in quale stato emotivo ci troviamo ci permette di usarlo a nostro vantaggio, di trasformare anche i momenti più complessi in storie autentiche e significative.
Perché alla fine, ogni emozione è una lente attraverso cui guardiamo e raccontiamo il mondo. La vera bravura nel comunicare e raccontare non sta nel negare queste lenti, ma nell'imparare a usarle tutte, nel comprendere che è proprio questa varietà di prospettive a rendere le nostre storie profondamente umane. Per caso ti sta venendo in mente Inside Out? Esatto, non devo aggiungere altro, ci siamo capiti!
Quindi quale lente stai usando in questo momento per raccontare le tue storie?
Se ti rendi conto che non è la più leggera e felice non perder tempo a rattristarti, impara a sfruttare al meglio quella che hai tra le mani ora. Fallo per te, oltre che per chi ti legge o ascolta.
🧠 Flussi mentali
[Dalla cattura all'ordine
]
Nella puntata precedente della rubrica abbiamo fatto il primo passo: catturare le idee in un unico posto. Ma raccogliere pensieri senza organizzarli è come avere una biblioteca senza scaffali: i libri ci sono, ma trovarli quando servono diventa un'impresa.
All’inizio, un errore che facciamo in molti - e in cui ovviamente sono cascato anche io - è quello di cercare il sistema perfetto per organizzare i nostri pensieri digitali. Ho letto libri sull’argomento, studiato metodi, testato app, creato e abbandonato decine di strutture. Semplicemente perché non esiste il sistema perfetto, ma esistono principi che funzionano in maniera diversa per ognuno di noi.
Prendiamo il metodo PARA, per esempio. È uno dei sistemi più famosi che ci sia. Si basa su quattro contenitori concettuali per le tue note:
- Progetti: dove salvi tutto ciò che è utile per i tuoi progetti attivi con una scadenza definita.
- Aree: per ciò che riguarda le responsabilità continue (documenti di salute, famiglia, lavoro)
- Risorse: il contenitore dei materiali che potranno servirti in futuro.
- Archivi: tutto ciò che non serve più nell'immediato (ad esempio: qui sposti ciò che era in Progetti quando il lavoro è terminato).
È un sistema solido, testato da migliaia di persone. Ma può sembrare complesso all'inizio. Ecco perché alcuni preferiscono partire con strutture più semplici, magari organizzate in sole tre cartelle: una per i progetti attuali, una per le idee in sviluppo, una per le ispirazioni future. Non è un sistema definitivo, ma un punto di partenza accessibile.
Come avrai capito, la questione non è quale sistema scegliere. Il punto è iniziare a provare. Trovare un metodo che si adatti al tuo modo di pensare, non forzare i tuoi pensieri in un sistema rigido.
Il concetto chiave
L'organizzazione è un mezzo, non un fine. Serve a liberare la mente, non a ingabbiarla.
Che tu scelga PARA, le tre cartelle o qualsiasi altro sistema, l'importante è che ti permetta di:
- Ritrovare facilmente le informazioni
- Vedere collegamenti tra idee diverse
- Trasformare i pensieri in azioni
Esercizio della settimana: scegli uno di questi sistemi e prova a organizzare le note che hai raccolto finora. Non cercare la perfezione. Osserva cosa funziona e cosa no. Di settimana in settimana potrai sempre aggiustare il tiro.
PS: se stai cercando di costruire il tuo sistema personale e vuoi un aiuto in questo percorso, ho creato uno spazio di consulenza dove esploriamo insieme le diverse possibilità, testando e adattando i metodi alle tue esigenze: puoi prenotare qui.
💡I link della settimana
💻 Lavorare - I trend 2025 spiegati semplice. Non servono sempre i trattati filosofici, a volte (anzi spesso) bastano poche informazioni ma chiare.
📱 Social - Le 5 novità di Instagram da non perdere. Il social di Meta ha annunciato diversi cambiamenti: dall’addio al feed quadrato fino alla nuova app di editing video.
🛠️ Il tool - Calligraphr. Hai sempre voluto un font simile alla tua calligrafia? Ecco lo strumento che fa per te. Scrivi e digitalizza!
✍🏻 Scrivere - Come costruire la narrazione del tuo brand. Perché lo storytelling non deve essere solo uno slogan, ma il cuore della strategia del tuo marchio.
📚 Leggere - Negative brand e strategie di comunicazione. Un libro originale e molto interessante perché analizza seguito e successo dei brand con valenza negativa, ovvero quelli che si associano a concetti quali mafia e delinquenza.
🎧 Ascoltare - 9999. Una grande vita lunga. L’avventurosa esperienza di Giovanni Farina, tra cronaca nera e giudiziaria. A raccontarcela è lui stesso: dall’infanzia alle accuse ingiuste, dai rapimenti fino agli anni in carcere.
👥 Facciamo ordine nella corrente
Hai un’idea o un progetto da sviluppare, ma non sai da dove iniziare?
Hai perso la rotta e i tuoi flussi hanno bisogno di una aggiustatina?
Ti aiuto io.