Anno che va, cose che restano
[Onde #228] Un piccolo manifesto di fine anno per difendere tempo, energie e progetti che ti restituiscono qualcosa.
Arrivare a fine anno è sempre un po’ come fare l’inventario. Guardi ai mesi passati e rivedi un sacco di cose: riunioni, consegne, mail, e poi incazzature, momenti di debolezza, risate. Però se ti chiedi cosa è rimasto davvero, la lista si accorcia notevolmente, vero?
Ci sono cose che consumano tempo ed energia e, appena finite, si dissolvono. Pensa a tutto lo scroll veloce in cui ci siamo persi o alle risposte automatiche e poco convinte che abbiamo dato, fino ai progetti fatti perché “bisognava farli”. E a fine giornata? Solo stanchezza.
Poi però - per fortuna! - ci sono momenti che magari sono stati meno perfetti, meno “ottimizzati”, anche molto faticosi, ma hanno lasciato una traccia. Come una decisione che ti ha costretto a un chiarimento, una frase scritta con cura, un momento in cui sei riuscit* a fermarti davvero nel presente e metterti in ascolto.
Vale anche per il modo in cui comunichiamo. Possiamo passare l’anno a “starci dentro” con costanza e riempire i canali di aggiornamenti che evaporano in poche ore. Oppure possiamo decidere che ogni tanto serve alzare l’asticella: dire qualcosa che ci espone un po’ o scegliere progetti che ci chiedono una parte in più di noi. Così come mettere la firma solo su cose che saremmo disposti a rileggere tra qualche anno senza imbarazzo.
Lo stesso discorso riguarda il tempo per noi. Vogliamo continuare a riempire ogni pausa di stimoli che tengono la mente occupata senza farla respirare o scegliamo di difendere spazi in cui succede qualcosa di semplice ma vero?Niente di sconvolgente: una camminata senza schermi, una cena senza correre dietro a ogni boccone. Momenti in cui la testa si rimette in ordine da sola.
Ecco, per il 2026 ti auguro questo: più cose che restano, meno cose che si esauriscono (e ti esauriscono) già mentre le fai.
Parole che valgono il tempo che ci hai messo a trovarle e progetti che, una volta chiusi, ti restituiscono una versione un po’ diversa di te. E soprattutto
giornate in cui, a sera, puoi dire di essere stanc* in modo pieno, non svuotato.
Non è facile, no. Si tratta di una strada che richiede tempo e fatica. Le due cose da cui, più di tutto, sembriamo voler fuggire.
Se dobbiamo scegliere una bussola per l’anno che arriva, secondo me è questa: fare e comunicare in modo che, passata la mareggiata, resti almeno un’onda lunga. Anche piccola, ma nostra davvero.
🎄 La newsletter e il sottoscritto si prendono una pausa! Appuntamento a inizio gennaio con le prossime Onde.
Nel frattempo… Buon Natale, buon anno, ma soprattutto buon riposo!
💡 I link della settimana
💻 Lavorare - Progettare la fiducia al tempo dell’intelligenza artificiale. HubSpot racconta come ha rimesso mano al sistema delle referenze clienti nell’era dell’AI. Si parla di processi, dati, ruoli umani e automatismi, con un’idea di fondo semplice: la tecnologia è utile, ma la fiducia la costruisci con trasparenza e coerenza, non con le buzzword...
📱 Social - 5 trend da conoscere per il 2026. Qualche tendenza da tenere d’occhio per i prossimi mesi: uso più maturo dell’AI, formati immersivi e social commerce, centralità delle community, creator economy che cresce e più attenzione alla reputazione. Per capire dove ha senso spostare tempo e budget.
🛠️ Il tool - Plus AI. Un’estensione per Google Slides e PowerPoint che ti dà una mano con le presentazioni: genera una prima bozza da un prompt o da un testo, ti suggerisce layout e ti aiuta a sistemare le slide che hai già. Non fa miracoli, ma riduce parecchio il tempo passato davanti al template vuoto
📚 Leggere - Un po’ di libri che ti ho consigliato in questi mesi. Te ne sei perso qualcuno? Durante le vacanze avrai più tempo per leggere o stai cercando un regalo dell’ultimo minuto? In questa vetrina ho raccolto diversi dei testi che hanno “navigato” tra queste Onde e che penso possano esserti utili.
🎧 Ascoltare - Facciamo Luce. Un podcast in cui, puntata dopo puntata, si prova a “fare luce” su temi diversi invitando persone competenti e con punti di vista solidi. Il tono è tranquillo, da chi vuole spiegare più che impressionare: buono se cerchi qualcosa da ascoltare che ti informi senza mettere fretta.
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