Come ti comporti nella stanza?
[Onde #196] Perché è impossibile fare comunicazione senza dare valore alle parole e alle persone
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Come ci comportiamo all’interno di una stanza con altre persone dice tantissimo della nostra comunicazione. Racconta molto se stiamo in silenzio, figuriamoci se iniziamo a muoverci e parlare. La stessa cosa vale per le stanze che più frequentiamo in questi anni, ovvero quelle virtuali di social e gruppi online.
Questa settimana ho letto su LinkedIn un post di Veronica Gentili che ha toccato corde a cui sono sensibile da diverso tempo. È un tema che volevo trattare perché purtroppo lo noto sempre più spesso anche io, ma sono molto contento che altri ne parlino e sollevino la questione. Soprattutto se con parole ben spese, come queste di Veronica:
Mi viene da aggiungere che la comunicazione è una questione di sensibilità. Soprattutto di sensibilità nei confronti degli altri, che subiscono - in positivo o in negativo - il nostro atteggiamento all’interno della stanza di cui parlavo all’inizio.
E proprio comunicazione ha un’etimologia latina bellissima, che ci riporta al concetto di “mettere in comune”. Ogni volta che la pronunciamo o che ci vantiamo di lavorare in un settore così stimolante dobbiamo ricordarci questo significato. E in particolare il valore delle prime tre lettere della parola, quel “cum” che vuol dire “insieme”.
Chi si dimentica il significato e il valore delle parole che usa e trascura le persone non sta facendo comunicazione. Chi si comporta così non ha proprio le basi.
Aiutare ed essere generosi non è mai un errore: è l’atteggiamento migliore da avere nella stanza per essere ripagati, a livello professionale e soprattutto umano.
🧠 Flussi mentali
Nell’ultimo anno ho studiato e lavorato parecchio per imparare come gestire al meglio le idee nell'era del sovraccarico di informazioni. Salviamo articoli per “dopo” che non rileggeremo mai, accumuliamo note che si perdono nel telefono, sprechiamo energia mentale cercando di ricordare tutto. E così è nata questa rubrica: Flussi mentali. Uno spazio per esplorare insieme sistemi semplici ma efficaci per catturare, organizzare e far crescere le nostre idee. Non parlo di produttività ossessiva o di metodi complicati, ma di come creare un sistema personale che ci aiuti a pensare meglio, a collegare i punti, a trasformare il caos digitale in qualcosa di significativo.
Alternerò questa rubrica con “Corrente di parole” (quella che hai letto settimana scorsa sulla scrittura creativa), perché penso ci sia uno stretto legame tra il modo in cui organizziamo note e pensieri e come li trasformiamo in parole. Iniziamo!
Ti serve davvero un secondo cervello?
"Non mi serve un altro sistema da abbandonare dopo due settimane". È quello che mi son detto quando ho sentito parlare di second brain (qui ti spiego nel dettaglio di cosa si tratta) la prima volta. L'ultima cosa che volevo era l'ennesimo metodo complicato per organizzare le idee.
Ma poi ho capito che non si trattava di aggiungere complessità. Al contrario: si trattava di semplificare. Di liberare la mente dal peso di dover ricordare tutto. Di creare uno spazio dove i pensieri possono respirare.
Ti è mai capitato di avere un'idea brillante sotto la doccia e perderla prima di poterla scrivere? O di ricordare vagamente un articolo utile, senza riuscire più a trovarlo nel caos dei preferiti e delle diverse app che usi? O ancora, di salvare link su link che poi finiscono nel dimenticatoio?
Ecco, questo è il punto. Non si tratta di creare un sistema perfetto. Si tratta di smettere di affidarsi alla memoria e iniziare a costruire qualcosa di più affidabile delle note sparse.
Un secondo cervello è semplicemente questo: un posto dove le tue idee possono vivere e crescere. Non un archivio morto, ma uno spazio vivo dove i pensieri si collegano tra loro creando nuove prospettive.
Come funziona, in pratica:
Catturi un'idea interessante
La metti in un posto dove puoi ritrovarla facilmente
La colleghi ad altre idee simili
La ritrovi quando ti serve davvero
Esperimento della settimana: per i prossimi sette giorni, salva in un unico posto (può essere le note del telefono, per iniziare) ogni idea che ti colpisce. Articoli che vorresti rileggere, pensieri random, citazioni interessanti. Non preoccuparti dell'ordine, concentrati solo sulla cattura. Tra una settimana, rileggi tutto. Ti garantisco che troverai collegamenti che non avevi notato.
Puntata dopo puntata vedremo come organizzare e collegare questi pensieri senza impazzire. Per ora, inizia a catturarli e, mi raccomando, salvali in un unico posto!
💡I link della settimana
💻 Lavorare - SEO su YouTube: come ottenere un posizionamento più alto. No, nn basta creare video di qualità se poi non sai quali sono i fattori di ranking di YouTube.
📱 Social - Come creare un budget per i social media e spendere in modo più intelligente nel 2025. Visto che i soldi a disposizione non sono mai così tanti, meglio imparare come sfruttarli in maniera intelligente.
🛠️ Il tool - 5 tool da usare per le indagini di mercato. Utilissimi per arricchire di dati e info i contenuti di marketers, uffici stampa, giornalisti.
✍🏻 Scrivere - Come scrivere caption efficaci su IG per aumentare l’engagement. Sarà pure il social delle immagini, ma ciò che ci rapisce spesso sono le parole che accompagnano i post.
📚 Leggere - Bada a come parli. Un libro imperdibile di Paolo Borzacchiello per aspirare all’intelligenza linguistica. Super utile perché ci sono tanti esercizi per mettersi subito alla prova.
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