Comunicare (bene) d'estate
[Onde #178] Della differenza tra raccontare davvero le nostre esperienze o partecipare a una gara di apparenze
Una newsletter con consigli, link, news per una comunicazione migliore: a lavoro e nella vita di tutti i giorni. Ogni settimana.
Stanno arrivando. Li vedi che stanno arrivando?
O meglio, ci sono tutto l’anno ormai, ma nelle prossime settimane prenderanno letteralmente possesso dei nostri feed.
Mi riferisco alle foto di piatti gourmet dall'alto, cocktail colorati in riva al mare, selfie su spiagge che sembrano(!) deserte, feste in barca, e chi più ne ha più ne metta. È la grande ondata dei contenuti vacanzieri che sta per travolgerci.
Non fraintendermi, adoro le vacanze quanto chiunque altro. Ma questa tendenza, cresciuta esponenzialmente negli anni, è dimostrato che impatta tantissimo sia sulla nostra salute psicologica che sulla nostra comunicazione. E questo a mio avviso deve portarci a una riflessione: stiamo davvero raccontando le nostre esperienze o stiamo solo partecipando a una gara di apparenze?
Per quanto riguarda gli aspetti psicologici non ho titoli e conoscenze adeguate per parlare, ma sullo stile comunicativo due parole voglio scriverle. Anche più di due, dai.
Si può esser profondi anche d’estate
Lo ammetto, io per primo sono caduto spesso nella trappola. Ho perso tempo a cercare l'angolazione perfetta per il mio fritto di pesce o a “giocare” con i colori della foto del tramonto per farlo sembrare ancora più spettacolare. Ma col tempo, ti rendi conto che questo approccio alla condivisione dei viaggi e del cibo non è utile a nessuno.
La comunicazione social su cibo e viaggi è ormai onnipresente, ma spesso manca di autenticità e profondità. Scorrendo i feed, ci imbattiamo in un'infinità di… perfezione! Negli impiattamenti, nei paesaggi, nei sorrisi… ma quanto di tutto ciò riflette davvero l'esperienza vissuta?
Il problema principale di questa narrazione di massa è la sua superficialità. Nella maggior parte dei casi, ciò che va online non racconta la storia completa, tralascia gli aspetti meno glamour ma non per questo meno importanti. Si crea così un'immagine distorta che può generare aspettative irrealistiche e, in alcuni casi, persino danneggiare le destinazioni promuovendo un turismo insostenibile.
Lo so che l’estate è sinonimo di leggerezza e spensieratezza, ma essere autentici e profondi non è per forza una contraddizione.
Come possiamo comunicare cibo e viaggi in modo più autentico e responsabile?
Se crei contenuti per una destinazione, un brand o per te stess* come professionista, hai sicuramente molte occasioni per distinguerti ed emergere in un mare di post che sembrano tutti uguali, che non danno valore a chi guarda e che, in alcuni casi, addirittura infastidisce.
Qualche spunto.
Raccontiamo storie, non solo immagini.
Proviamo ad andare oltre la singola foto. Condividiamo il contesto, le persone incontrate, le difficoltà affrontate. Mostriamo il processo dietro quel piatto perfetto o il sudore versato per raggiungere quella vetta.
Consideriamo sempre l’impatto.
Hai notato quanto si sta parlando nelle ultime settimane di overtourism? E come molti si siano stufati? Ecco. Raccontiamo come viaggiare responsabilmente, rispettando l'ambiente e le comunità locali. Condividiamo consigli su come ridurre l'impatto ambientale e sostenere le economie dei tanti territori che ci circondano.
Valorizziamo l'ordinario.
Non tutto deve essere straordinario, basta! A volte, le esperienze più autentiche si nascondono nei momenti quotidiani. Raccontiamo anche quelli. Sono sicuro che c’è un baretto che magari non hai mai fotografato perché poco instagrammabile, ma dove torni sempre perché fanno un dolce tradizionale pazzesco.
Siamo onesti!
Il viaggio perfetto non esiste. Condividere gli ostacoli incontrati e come li abbiamo superati può essere più interessante e utile di uno storytelling idealizzato. Anche perché se non dici la verità, il tuo pubblico te lo rinfaccerà nel momento in cui darà retta ai tuoi consigli.
Diamo voce agli altri.
Invece di parlare sempre in prima persona, lasciamo spazio alle voci di chi vive nei luoghi che visitiamo. Le loro storie arricchiranno enormemente i nostri contenuti.
Allo stesso modo, chiediamo anche ai nostri follower di condividere le loro esperienze, creando una comunità basata sullo scambio autentico.
Non dobbiamo solo intrattenere.
Usiamo la nostra piattaforma per informare su temi importanti legati al cibo e al turismo, come la conservazione ambientale o le tradizioni culinarie a rischio. Non deve essere per forza sempre tutto uno show.
Possiamo dire quindi che non si tratta solo di accumulare like, ma di creare connessioni reali e ispirare cambiamenti positivi. Come avrai notato, ho parlato di valori, educazione, autenticità. E magari hai pensato, tutto molto bello ma non posso farmi carico io di questo cambiamento. Vero, ma non del tutto. È proprio la singola goccia apportata da ognuno di noi che può rimescolare l’acqua di questo mare.
La sfida è equilibrare l'attrattiva visiva con contenuti di sostanza. Non dobbiamo rinunciare alle belle immagini, ma possiamo usarle come porta d'ingresso per narrazioni più profonde e significative. In questo modo, non arricchiamo solo l’esperienza dei nostri follower, ma diamo un contributo importante a un approccio più realistico e rispettoso del cibo, dei viaggi e delle persone.
🌊 L’onda giusta
TikTok ha rilasciato il report "What's Next 2024: In Action", un'analisi che unisce e confronta le tendenze previste a inizio anno con i risultati dei primi sei mesi. Il documento è ricco di insights e mostra quali strategie hanno adottato brand e creator per mantenere alta l'attenzione e il coinvolgimento della community.
Una piccola sintesi per punti su temi e trend di maggior successo:
La curiosità vince.
TikTok continua a essere un motore di scoperta iper-rilevante e immersivo. Il trend "Serendipitous Scrolling" dimostra come contenuti casuali, ma intriganti, trasformino l'interesse passivo in azione, spingendo gli utenti a commentare, cercare, acquistare e creare. Mentre un'altra tendenza, "Entertainment without Borders", evidenzia come contenuti globali e intergenerazionali arricchiscano la piattaforma, come nel caso di creator che condividono ricette di famiglia fatte con la mamma, abbattendo le barriere culturali.Quanto ci piacciono le narrazioni.
La democratizzazione della creatività su TikTok ha rivoluzionato lo storytelling. Con il trend "Community-Fueled Storytelling", gli utenti non si limitano a consumare passivamente, ma partecipano attivamente creando risposte video, duetti e POV. "Stay Tru to the Delulu" è invece una tendenza che celebra la positività e la fiducia nella comunità, come dimostrato da Barnes & Noble che ha saputo cavalcare l'entusiasmo del #BookTok.
Obiettivo: fiducia e trasparenza.
Ogni contenuto su TikTok è quindi un'opportunità per costruire fiducia e lealtà. "Let's Talk, TikTok" ha evoluto il linguaggio della community in conversazioni globali, come dimostra il fenomeno del #coloranalysis adottato da brand come Rent the Runway. La trasparenza è al centro della tendenza "Trust the FYProcess", con marchi che rispondono direttamente ai feedback degli utenti per sviluppare nuovi prodotti. Infine, "Brandship" sottolinea l'importanza di una strategia che mantenga sempre viva la fedeltà dei clienti, con brand che - ad esempio - promuovono il riuso delle confezioni per ridurre gli sprechi.Soluzioni creative in abbondanza.
Il report suggerisce di monitorare le tendenze su TikTok Creative Center per trovare ispirazione ed esplorare cosa stimola la curiosità della community in quel momento. E collaborare con i creator tramite il TikTok Creator Marketplace permette di connettersi più facilmente con il proprio pubblico. Inoltre, strumenti come il Script Generator e Symphony Assistant, basati sull'intelligenza artificiale, possono aiutare a sviluppare nuove idee e strategie narrative.
Quello che emerge chiaramente è che TikTok continua a evolvere come piattaforma creativa, offrendo diverse opportunità per brand e creator. Se hai voglia di sperimentare è sicuramente il canale giusto e, chissà, che non ti aiuti a costruire relazioni autentiche e durature.
📃 Il messaggio in bottiglia
Fammi sapere ciò che ti sta a cuore e quali temi vorresti approfondire nelle prossime puntate!
💡 I link della settimana
💻 Lavorare - Come impostare il piano editoriale in vista delle vacanze estive. Fa caldo e siamo stanchi, quindi bisogna andare subito al punto. Due consigli preziosi: la qualità vince sulla quantità e… storytelling a manetta!
📱 Social - Come funziona la sezione Esplora di Instagram (e come finirci). Tutti vorremmo che l’algoritmo suggerisse i nostri contenuti a più utenti possibili, eh… Ecco qualche suggerimento utile per provarci (e magari riuscirci).
🛠️ Il tool - Visual Thesaurus. Se ti piacciono le parole o se semplicemente cerchi i collegamenti giusti, questo è uno strumentino facile facile per fare brainstorming. Tu inserisci la parola e lui ti risponde con una rappresentazione visiva delle combinazioni più frequenti.
✍🏻 Scrivere - Writing with AI. Un articolo che analizza come l'intelligenza artificiale, in particolare ChatGPT, può essere utilizzata nel processo di scrittura. Ovviamente vengono evidenziati sia i potenziali benefici che i rischi.
📚 Leggere - Telegram. Manuale pratico operativo per Aziende - Liberi professionisti - PMI. Telegram è uno strumento di cui ti parlo poco, ma in effetti ha un grande potenziale. Questo libro ti fornisce diverse strategie e applicazioni dell’app per raggiungere i tuoi obiettivi di comunicazione e marketing. Interessante, ma soprattuto molto pratico.
🎧 Ascoltare - Pane e fantasmi. Un'isola, un'allucinazione collettiva causata dal pane allucinogeno (sì, hai capito bene) e un viaggio personale nel passato. Sono questi gli ingredienti di questo bel podcast di Amedeo Berta, ambientato ad Alicudi.
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