Cosa ho imparato scrivendo 200 newsletter
[Onde #200] Qualche riflessione sulle lezioni apprese in questi cinque anni
Una newsletter con consigli, link, news per una comunicazione migliore: a lavoro e nella vita di tutti i giorni. Ogni settimana.
Questa è la puntata numero 200 della newsletter. Sempre se non ho sbagliato i conti, cosa molto probabile data la mia allergia ai numeri. Ad ogni modo, simbolicamente o realmente lo è. E quindi ho pensato di condividere con te alcune riflessioni su questo percorso, iniziato nel “celebre” 2020 e che a giorni compie 5 anni.
Sono le cose che posso dire di aver imparato o metabolizzato dopo aver inviato un discreto numero di queste Onde e che penso possano esserti utili per i tuoi progetti, che si tratti di una newsletter o di altro.
Non c’è l’innato, ce l’allenato
Con questo gioco di parole, mezzo scioglilingua, voglio togliere subito di mezzo la questione “eh ma io non ho quel talento, la scrittura è una cosa innata”. Assolutamente no. Se scrivere è davvero ciò che vuoi fare devi solo iniziare e farlo. Sì, ma tutti i giorni! Inizialmente i risultati saranno così così, poi avrai una spinta di entusiasmo, poi arriverà la stanchezza o la frustrazione, poi nuove sfide… Ciò che conta è andare avanti ogni giorno per migliorarsi: la scrittura è un muscolo e si allena con costanza nella palestra del foglio bianco.
Non posso dirti che non è faticoso, anzi… Ma se è davvero ciò che desideri sei pront* ad affrontare il percorso. E la cosa bella è che non finisce mai: evolve. Dieci anni fa scrivevo in un modo, cinque anni fa quando ho iniziato la newsletter in un altro e ora in un altro ancora.
Che soddisfazione la disciplina
Un progetto come questa newsletter porta soddisfazioni che non sono fini a sé stesse, ma che possono avere ricadute positive su tanti altri aspetti della vita personale e professionale. In questo caso mi ha aiutato tantissimo a sviluppare disciplina e costanza.
Devi sapere che condivido il lavoro dei sogni del buon
. Come lui, anche io vorrei tanto concentrarmi solo sull’avere idee, senza poi doverle trasformare in realtà. La fase iniziale è sempre bellissima, ma poi? Eh… poi molti lasciano perdere. Cosa che a me è accaduta spesso, ma devo dire che prendendo un impegno con i lettori che si iscrivono e dichiarando chiaramente che avrei mandato una newsletter ogni domenica, il sensoSe 5 anni fa qualcuno mi avesse detto che avrei mandato 200 newsletter settimanali avrei sicuramente riso dandogli del matto.
È bello se è utile
Confrontandomi con altri amici e colleghi che scrivono posso dire che è diffusa questa situazione che fa “ammattire”, ma anche divertire: quando pensi di aver scritto un contenuto bellissimo spesso questo viene considerato poco; quando non sei molto soddisfatt* di quanto hai buttato giù, a sorpresa invece arrivano risposte, like, condivisioni.
Perché ti dico ciò? Perché analizzando i dati delle newsletter inviate mi è capitato tante volte di incappare in questa situazione. Per fortuna, scrivere tanto e con questa frequenza ti aiuta però a concentrarti su ciò che è davvero importante: ovvero quello che i tuoi contenuti trasmettono a chi li legge. È quello che determina la riuscita o meno di un testo. Al di là delle tue previsioni e dei tuoi pensieri iniziali.
Impegnati costantemente per scrivere testi al meglio delle tue possibilità e che siano anche belli e piacevoli, ma parti sempre dall’utilità che potranno avere per i lettori. Quella è la tua paga, quella è la tua energia.
Che meraviglia la quiete
Sono presente sui social, li uso molto, ma non posso definirli la mia dimensione ideale. Nel mio caso la scelta di una newsletter è stata quanto mai indovinata, perché è un angolo di pace (per chi scrive e per chi legge) dal caos e dalla gara a chi urla di più che si trova sulle altre piattaforme.
Io che scrivo devo prendermi del tempo per elaborare un pensiero, rileggerlo e perfezionarlo prima di inviarlo. E tu, se leggi una newsletter, significa che sei predispost* a prenderti del tempo per leggere con calma e senza distrazioni.
Da questo tipo di comunicazione nascono solo confronti e scambi positivi, che si sia d’accordo o meno su certi argomenti.
I numeri bisogna saperli leggere
Concludo con una considerazione collegata ai concetti precedenti di utilità e quiete. Dieci persone disposte a leggerti valgono infinitamente di più di mille follower che hanno cliccato “segui” su Instagram o TikTok. Sia a livello umano che a livello professionale.
Tienilo in considerazione quando ti sembrerà inutile inviare un contenuto perché hai pochi iscritti. Tienilo in considerazione quando le maledette vanity metrics ti faranno soffrire. Non leggere i numeri in base alla loro “lunghezza”, ma guarda cosa c’è dietro: persone che ti danno fiducia, tempo e attenzione.
Sperando che queste parole possano servirti, vado a celebrare questo traguardo con un goccio di whisky! Non so a che ora e in che giorno mi leggi tu, ma io ti scrivo di sera quindi ora posso permettermi questo piccolo vizio.
Alle prossime 200 puntate!
PS: Hai pensieri o domande da condividere su quanto ho scritto? Vuoi raccontarmi quando leggi solitamente Onde? Scrivimi, sarò felice di leggerti!
🧠 Flussi mentali
[Dalla nota al progetto
]
Nelle scorse settimane ti ho parlato di come catturare i pensieri, di come dar loro un ordine. Ma tutto ciò ha senso se poi arriva il momento in cui un'idea diventa azione, si trasforma in qualcosa di vivo.
Sfogliando le tue note digitali troverai centinaia di frammenti: citazioni salvate, riflessioni incomplete, link interessanti. Se penso alle mie mi rendo conto che molte di queste idee sono rimaste sospese nel limbo del "un giorno lo farò". Bene, il rischio è che la maggior parte rimangano lì ad aspettare di trasformarsi per magia in qualcosa di concreto.
Questo perché è facile innamorarsi della raccolta, del processo di cattura e organizzazione. È come collezionare conchiglie sulla spiaggia: ognuna è bella, unica, promettente. Ma poi? Quanto spesso ci fermiamo a chiederci cosa potremmo costruire con questi frammenti?
Il passaggio da nota a progetto inizia con una domanda semplice: "Cosa potrei fare con questo?". Non "cosa dovrei fare", non "cosa sarebbe meglio fare". Semplicemente "cosa potrei fare".
Il metodo pratico
Apri il tuo spazio di note
Cerca pattern ricorrenti: quali temi tornano spesso?
Identifica tre idee che continuano a "chiamarti"
Per ognuna, scrivi una singola azione concreta. Non un piano elaborato. Un primo passo.
Non tutte le note devono diventare progetti. Alcune sono semi che hanno bisogno di più tempo, altre sono riflessioni che servono solo a nutrire il pensiero. Va bene così.
Esperimento della settimana
Scegli una nota che ti ha colpito. Non importa quanto vecchia o incompleta.
Dedica 15 minuti a trasformarla in un micro-progetto: quale sarebbe il primo, piccolissimo passo per darle vita?
Andando avanti con la rubrica vedremo poi come intrecciare progetti diversi, creando sinergie inaspettate. Per ora, ricorda: le note sono potenziale. I progetti sono quel potenziale in movimento.
🤝 Se stai cercando di costruire il tuo sistema personale e vuoi un aiuto in questo percorso, ho creato uno spazio di consulenza dove esploriamo insieme le diverse possibilità, testando e adattando i metodi alle tue esigenze: puoi prenotare qui.
💡I link della settimana
💻 Lavorare - Cos’è l’usabilità per i portali web e come rendere “usabile” il tuo. Quanto è facile interagire con i tuoi contenuti? Perché non basta una buona SEO e ottimi backlink…
📱 Social - Come evitare errori comuni sui social. E cominciamo dalle basi: non stai scrivendo per i tuoi colleghi, vero?
🛠️ Il tool - Lista di shortcut di Canva per risparmiare tempo. Ti piace essere una scheggia con i comandi rapidi? Ecco ben 65 combinazioni di tasti (per Mac e Windows) che velocizzano il tuo lavoro su Canva.
✍🏻 Scrivere - Liste dritte al punto. Articolo super utile per comprendere quanto possono esserti d’aiuto le liste quando scrivi. Per te che comunichi e per chi ti legge, che spesso è un po’ “disattento”.
📚 Leggere - L'arte di scrivere male (per poi scrivere meglio). Breve ma prezioso libro di Francesco Trento. Non aspettarti il “classico” manuale di scrittura. E devo dirti che a me è piaciuto proprio per questo!
🎧 Ascoltare - Una parola al giorno. Il daily podcast del celebre sito che propone quotidianamente il racconto di una parola. Lo trovo ispiratorio. Perché un giorno scopri l’origine di famiglia e quello successivo da dove deriva il verbo pucciare.
👥 Facciamo ordine nella corrente
Hai un’idea o un progetto da sviluppare, ma non sai da dove iniziare?
Hai perso la rotta e i tuoi flussi hanno bisogno di una aggiustatina?
Ti aiuto io.