Costruire, non dichiarare
[Onde #209] Non possiamo più dare per scontato che la fiducia sia implicita: va progettata, costruita, comunicata, confermata giorno dopo giorno
Se manca la fiducia, la comunicazione non funziona.
Una volta bastava scrivere bene. Bastava un claim brillante, un visual d’impatto, una promessa fatta con le parole giuste. Oggi non è più così, non è più sufficiente.
La fiducia – quella cosa che fino a poco fa davamo quasi per scontata – è diventata la variabile più critica nella comunicazione digitale.
Questo perché ognuno di noi è sempre più accerchiato da contenuti indistinguibili, generati da intelligenze artificiali, pensati per scalare algoritmi e non per costruire relazioni. Secondo il report Accenture Life Trends 2025 siamo entrati in quella che potremmo definire l’economia dell’esitazione: un contesto in cui le persone, prima di compiere qualsiasi azione online, si chiedono se quello che vedono è vero, se possono fidarsi, se dietro c’è un essere umano oppure no.
Quando tutto sembra “troppo perfetto”, qualcosa non torna
Recensioni false, immagini create dall’AI senza contesto, testimonial deepfake, interfacce tutte uguali. Anche i contenuti ben fatti iniziano a sembrare sospetti.
E il problema è che questo clima di sospetto non penalizza solo chi comunica male o in modo scorretto. Danneggia anche chi lavora con autenticità e trasparenza, ma non riesce più a distinguersi.
Nel dubbio, le persone non cliccano.
Non leggono.
Non comprano.
Non si fidano.
Qualche dato interessante dal report:
- il 52% delle persone ha visto fake news o articoli falsi nell’ultimo anno.
- il 38,8% ha riscontrato recensioni di prodotti false online.
- il 52% ha subìto o conosciuto truffe o attacchi tramite deepfake per sottrarre dati o denaro.
- il 48,6% dichiara di mettere in dubbio spesso o sempre l’autenticità delle notizie online.
- il 52,8% dubita frequentemente dell’autenticità delle recensioni sui prodotti.
- il 90% dei consumatori vuole sapere se un’immagine è generata da AI e il 76% fatica a distinguere tra immagini reali e AI-generated.
La fiducia non si dichiara: si costruisce
Non possiamo più dare per scontato che la fiducia sia implicita. Va progettata, costruita, comunicata, confermata giorno dopo giorno. E questo significa, per esempio:
non “spacciare” un contenuto generato da AI come se fosse frutto di un team creativo;
non usare lo storytelling come “decorazione”, ma come strumento per dimostrare processi, valori, persone;
non fare sfoggio di autenticità solo a parole, ma mostrarla nei dettagli: errori compresi.
La fiducia oggi è UX, branding, contenuto, customer care, strategia e tono di voce, tutto insieme. Un’architettura da costruire e mantenere nel tempo.

Un’occasione per chi comunica in modo serio
Tutto ciò potrebbe spaventarci, ma in realtà chi lavora davvero con cura, chi studia le parole, chi si prende il tempo di progettare una narrazione coerente, oggi ha un’opportunità: diventare un punto di riferimento in un panorama di contenuti anonimi e indistinguibili.
Ma servono scelte chiare. Come in tutto nella vita, non sei d’accordo?
Serve prendersi la responsabilità del proprio messaggio. Serve capire che l’AI non è un sostituto del pensiero, ma uno strumento da usare con consapevolezza. E serve, soprattutto, rispettare il tempo e l’intelligenza di chi legge.
✍🏻 Corrente di parole
[La forza del verbo]
Continuiamo ad allenarci a portare i nostri lettori dentro la scena che stiamo descrivendo. Dopo aver visto la differenza che c’è tra mostrare e raccontare, questa volta concentriamoci sul motore di ogni frase: il verbo.
Se i sostantivi possiamo definirli i “personaggi” sulla scena, i verbi sono ciò che li fa vivere. Non sono solo connettori grammaticali, sono il cuore pulsante della lingua, il movimento che trasforma le parole in azione.
Pensa alla differenza tra "Marco andò in cucina" e "Marco si trascinò in cucina" o "Marco irruppe in cucina". Stesso soggetto, stessa destinazione, ma tre scene completamente diverse.
Il verbo non dice solo cosa accade, ma come accade.
Troppo spesso ci accontentiamo di verbi generici, pallidi. Usiamo "fare" quando potremmo dire "creare", "assemblare", “forgiare”. Diciamo "andare" quando potremmo "scivolare", "precipitarsi", "vagare". Ogni verbo generico è un'opportunità persa per dare precisione e vita alla scrittura.
Il trucco pratico
Cerca in un tuo testo i verbi "fantasma", quelli così comuni che quasi non si notano: fare, andare, dire, vedere, mettere. Quando ne trovi uno, chiediti: quale verbo più specifico potrebbe prendere il suo posto?
Considera queste due versioni:
"Ho fatto il caffè mentre guardavo le notizie"
Oppure:
"Ho preparato il caffè mentre scorrevo le notizie"
La seconda versione non è più lunga, ma è più precisa, più viva. I verbi non raccontano solo l'azione, ma come l'azione viene eseguita.
Esercizio della settimana
Prendi un paragrafo che hai scritto.
Evidenzia tutti i verbi.
Sostituisci almeno la metà con alternative più specifiche, più vive. Non cercare parole strane o complicate: cerca parole precise.
Scegliere il verbo giusto non è un dettaglio, è la differenza tra scrivere e comunicare davvero. Non accontentarti del primo che ti viene in mente, spesso è quello più generico, più pigro. Scava un po' più a fondo e troverai la parola che non solo dice, ma mostra.
Hai un’idea o un progetto da sviluppare, ma non sai da dove iniziare?
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💡I link della settimana
💻 Lavorare - Il tuo portfolio racconta davvero chi sei? Qualche dritta per raccontarsi meglio come professionisti. Perché no, non è solo questione di raccogliere link e immagini.
📱 Social - Le principali tendenze di YouTube per il 2025. L’anno è cominciato da un po’, ma i trend sono lì. Pronti per essere capiti e sfruttati a seconda delle tue esigenze.
🛠️ Il tool - Mind Map Wizard. Scrivi l’argomento che ti interessa e questo strumento ti aiuta a creare una mappa mentale su cui lavorare.
✍🏻 Scrivere - L’Arte della scrittura concisa: tecniche per comunicare con impatto. Per approfondire ancora i temi di cui ho parlato prima.
📚 Leggere - Scrivo ergo sum: Piccolo manuale di scrittura ai tempi dell’intelligenza artificiale. Un bel libro per ridare il giusto valore alla scrittura, ora che con l’ai sembra tutto facile e veloce.
🎧 Ascoltare - Greta Garbo. Su Rai Play Sound si trovano sempre un sacco di cose belle da ascoltare, come questo racconto a puntate sulla diva di Hollywood: da quando era una ragazza fino all’uscita dalle scene.
🌊 Mare - Siamo di fronte a un momento decisivo per il futuro dei nostri oceani. Ne parlo nella nuova puntata di
: È partita la corsa all'oro degli abissi.
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Bellissimo esercizio della settimana 🫶