L’arte di non bruciarsi (tra caldo, flow e creatività)
[Onde estive] Quattro letture su flusso creativo, ironia, momenti d'ozio e sopravvivenza digitale. Per (ri)trovare equilibrio d'estate, ma non solo.
Questa è la prima puntata estiva (e light) di Onde.
Un po’ meno parole e link, più spazio per respirare. Ma con l’idea di restare comunque in ascolto.
Ho raccolto quattro letture che, in modi diversi, parlano di un tema che mi sta a cuore in questo periodo: come non bruciarsi. Con il caldo, con il lavoro, con l’intelligenza artificiale e con le idee.
Che si tratti di ritrovare (o scoprire) il proprio flow, gestire il tempo dell’ozio creativo, alleggerire il modo in cui lavoriamo o usare l’ironia per rimanere umani, il filo che tiene tutto insieme è la ricerca di equilibrio.
Per continuare a fare bene, senza consumarsi.
🌊 Buona lettura!

C'è qualcuno che ti viene in mente leggendo la newsletter? Portalo tra queste Onde!
Come sopravvivere all’era generativa: 6 soluzioni pratiche per non sparire
L’intelligenza artificiale generativa ha definitivamente cambiato le regole del gioco nella comunicazione. Dopo testi, immagini e audio, ora anche i video diventano indistinguibili da quelli realizzati da esseri umani. Cosa ci resta da fare?
Con un articolo come sempre lucido e ben strutturato,
ci propone 6 strategie concrete per chi lavora nei media, nel marketing e nei contenuti digitali, per non soccombere di fronte a questa ondata.Si parla di originalità, curatela, fatica, ma anche del valore che possono ancora avere il mainstream, l’hype e soprattutto le community.
Un pezzo che non fa solo il punto della situazione, ma invita a prendere posizione. E agire. Perché quando tutto può essere replicato, la differenza la fanno le scelte (e la visione).
Come rimanere in format (anche d’estate)
L’estate era il tempo del “non fare”. Oggi è un’altra cosa: un incastro di scadenze, progetti, caldo insopportabile e sensi di colpa per tutto ciò che non si riesce a portare avanti.
Questa newsletter di
parte da una sensazione condivisa — “sto fondendo” — e ci accompagna verso una domanda più profonda: come restare creativi senza bruciarci? Tra aneddoti personali, nostalgia pop (Festivalbar, Mtv On The Beach, gli spot delle suonerie…) e consigli pratici per trasformare l’estate in una stagione ri-creativa senza perdere il filo dei propri progetti, l’autrice ci ricorda una cosa semplice ma importante: anche fermarsi è fare.Un pezzo da leggere con calma, magari all’ombra, mentre ci si chiede: che forma voglio dare alla mia estate?
Flow: come funziona davvero (e perché non basta “sentirlo”)
Dimentica l’idea romantica del genio ispirato che entra in stato di grazia mentre il mondo scompare attorno a lui. Il flusso — quello vero — non è magia, ma memoria muscolare + routine + segnali sensoriali ben piazzati.
Questo articolo è un viaggio brillante (e pieno di immagini vivide) dentro uno dei concetti più affascinanti della creatività: il flow.
La tesi è semplice, ma potente: il talento non basta, serve pratica tecnica per trasformare i gesti in linguaggio e arrivare a quel punto in cui pensiero e movimento si fondono. Che tu scriva, disegni, insegni o tenga workshop: qui trovi un modo concreto per costruirti un “rituale d’ingresso” nel tuo flow quotidiano.
Una lettura utile a chi crea, ma anche a chi cerca un modo per riabitare il tempo, senza essere sempre travolto da obiettivi, input, notifiche.
Libro - Ironia di Paolo Iacci
Siamo sicuri che il lavoro debba essere sempre e per forza una cosa seria, rigida e pesante? Questo libro lo mette in dubbio con intelligenza e una sana dose di… ironia.
Un saggio (ma anche un po’ manifesto) che mostra come l’umorismo non sia solo evasione, ma una vera competenza manageriale: aiuta a gestire persone, situazioni complesse, contraddizioni quotidiane. Paolo Iacci lo racconta con tono leggero, senza mai perdere di vista l’obiettivo: ridare umanità al lavoro.
Perché un manager che sa sorridere è spesso uno che sa anche ascoltare, negoziare, guidare.
Un libro utile da tenere sulla scrivania, ma perfetto anche da leggere sotto l’ombrellone: per rimettere le cose in prospettiva (e magari affrontare settembre con uno spirito diverso).
Leggerò “Ironia” nel weekend prima del rientro dalle ferie. Mi darà una bella mano. Grazie!