L'ingrediente in più
[Onde #206] L'andare tutti nella stessa direzione e usare tutti gli stessi strumenti non chiude, ma anzi apre un portone di possibilità
Passano i mesi e l'intelligenza artificiale è sempre più presente nel nostre vite lavorative ed evolve in modi impensabili. E non solo, ma anche a una velocità indescrivibile. Al punto che la sua evoluzione è più rapida della nostra immaginazione. Come ha spiegato bene
nell’ultima puntata della sua :A volte ho l'impressione che ci sia sempre di più un gap d'immaginazione.
La nostra immaginazione inizia ad andare più lenta della tecnologia.
Ci mette meno tempo la tecnologia a rendere possibile qualcosa rispetto all’immaginazione a capire come poterlo usare per fare qualcosa di nuovo.
C'è chi la ama incondizionatamente e c'è chi la rifiuta. Non mi interessa esprimermi tanto su questo amore e odio, ma riflettere sull’atteggiamento di chi pensa che “tanto a breve ci sostituirà tutti”. Perché ultimamente leggo tantissimi commenti disfattisti e arrendevoli, che un po' mi preoccupano. Non fraintendermi: temo anche io certi possibili utilizzi dell’ai, ma mi preoccupano ancor di più gli atteggiamenti passivi.
Siamo di fronte a una tecnologia che ci sostituirà tutti? È davvero così? Non ho la risposta, ma sai che io preferisco sempre avere domande su cui ragionare piuttosto che certezze. Sicuramente ci sono - purtroppo - aziende che faranno semplici calcoli matematici: mi costa meno, usiamo l'ai e lasciamo a casa un po' di persone. Così come ci sono professionalità più a rischio di altre. Una è la mia. Chissà… Tra non molto è probabile che tu possa compilare un form con i tuoi interessi e l’ai mandarti una mail con una riflessione generata automaticamente e una selezione di articoli e link.
Ma se là fuori è pieno di str**zi e incapaci, dirlo non basterà. Serve sempre una risposta attiva. Un po' per dare una bella dimostrazione a chi tratta le persone come numeri su un file excel, ma prima di tutto per noi stessi.
Chi ha più possibilità? Chi rifiuta totalmente l’ai o chi invece capisce in che modo delegarle una parte del lavoro per poter mettere ancora più creatività ed energia in altre fasi? In quelle che poi fanno davvero la differenza e rendono unico un progetto, un prodotto, un testo.
Chi ha più possibilità? Chi aspetta che il capo gli dia il ben servito o chi gli propone un’idea per fare un lavoro migliore integrando le possibilità dell'ai e la propria creatività?
Con tutte le trasmissioni di cucina che ci sono, i food blog, i corsi e i creator sui social ormai una buona pasta al forno possiamo farla tutti, no? Magari facendo la ricetta di uno chef stellato famosissimo. Però solo tu puoi metterci quel tocco in più che ti ha insegnato tua nonna. O quell'ingrediente che metteva mamma per renderla più golosa quando eri giù di morale.
L'andare tutti nella stessa direzione e usare tutti gli stessi strumenti non chiude, ma anzi apre un portone di possibilità. A chi tiene sempre stretta con sé la sua particolarità, la sua voglia di fare, la sua voce unica.
L'entusiasmo non dobbiamo riservarlo allo strumento.
L'entusiasmo dobbiamo metterlo nei modi in cui noi possiamo usarlo in maniera unica e creativa.
🧠 Flussi mentali
[La regola dei tag]
Ho una piccola confessione da fare: sono stato ossessionato dai tag. Per anni, ho creato sistemi elaborati: gerarchie di etichette, categorie nidificate, tag per ogni possibile sfumatura di pensiero. Il risultato? Un labirinto in cui mi sono perso più volte.
Nelle puntate scorse abbiamo riflettuto su cattura, organizzazione, connessioni e daily notes. Questa volta voglio parlarti di un aspetto che può sembrare banale ma spesso diventa il tallone d'Achille di ogni sistema: i tag, quelle piccole etichette digitali che dovrebbero aiutarci a ritrovare le informazioni.
Il problema dei tag è che sono troppo facili da creare. Un clic ed ecco una nuova categoria. Un altro clic, un'altra categoria. Prima che te ne accorga, hai un sistema con centinaia di etichette, molte usate una sola volta, altre così simili che non ricordi più la differenza tra #idee e #spunti. È capitato anche a te, vero? ;)
Come sempre, la soluzione non è complicare, ma semplificare. La vera forza e utilità dei tag si rivela quando sono pochi, ben definiti e usati con coerenza.
Il metodo pratico
Meno è più: limita i tuoi tag a un massimo di 10-15 categorie principali.
Ma soprattutto: non creare tag per argomenti che sai già che non popolerai di contenuti. Un tag per una singola nota è totalmente inutile.Usa verbi, non sostantivi: #daLeggere è più utile di #libri
Scegli tag che rispondano a domande: "Cosa voglio farci?", "A quale progetto si collega?", "In quale contesto lo userò?"
Resisti alla tentazione di crearne di nuovi: chiediti sempre "posso usare uno di quelli esistenti?"
Ho trovato che questa "dieta dei tag" non limita, ma libera. Invece di spendere energia a classificare perfettamente ogni nota, posso concentrarmi sul contenuto, sulle connessioni, sulle idee che emergono dal dialogo tra pensieri diversi.
Esperimento della settimana
Fai un controllo (o audit, come direbbero quelli fighi) dei tag che usi attualmente. Quali sono veramente utili? Quali usi regolarmente?
Individua i 5 tag più potenti nel tuo sistema e sfidati a usare solo quelli per una settimana. Facci caso, questo limite ti costringerà a pensare in modo più essenziale.
Andando avanti vedremo come stratificare i livelli di informazione per trasformare le tue note grezze in conoscenza utile. Per ora, ricorda: un buon sistema non è quello che ha una categoria per ogni cosa, ma quello che ti aiuta a ritrovare ciò che conta quando ne hai bisogno.
🗂️ PS: Se stai lottando con l'organizzazione delle tue note digitali e vuoi un sistema che respiri con te invece di soffocarti, ho creato uno spazio di consulenza dove esploriamo insieme approcci semplici ma efficaci: puoi prenotare qui.
💡I link della settimana
💻 Lavorare - Sito Web Lento? Perché e come velocizzarlo. È inutile che scrivi i testi più belli che ci siano se poi non ti preoccupi dello stato di salute del “motore” del tuo sito. Anche perché andiamo tutti di corsa…
📱 Social - Come trovare i Trend TikTok del momento e sfruttarli per crescere. La maggior parte delle tendenze che influenza il mondo del web ormai nasce su TikTok. Per poterci lavorare devi esserne consapevole e devi sapere come scovarle.
📌 A proposito di trend… ha messo insieme oltre 200 report strategici che possono essere fondamentali per la tua comunicazione e/o per il tuo brand. Può scaricare i singoli report ovviamente, ma li trovi anche già “distillati” con abstract, punti chiave e casi reali. Un lavoro pazzesco e super utile, che ti consiglio.
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🛠️ Il tool - Bear. Se sei in cerca di un’app per le tue note o se semplicemente vuoi provarne una nuova. Molto semplice e intuitiva.
✍🏻 Scrivere e 📚 Leggere - Scrivere con l’AI. Questo libro secondo me lo devi proprio leggere! Perché Fulvio Julita è una garanzia e perché ha il pregio di unire consigli pratici per scrivere con l’intelligenza artificiale a riflessioni utili sull’approccio corretto da avere a questi strumenti.
🎧 Ascoltare - Chiedilo a Barbero. Il Professore che non ha bisogno di presentazioni! Ogni settimana in questo podcast racconta curiosità e risponde a domande e dubbi sulla storia e i suoi protagonisti.
👥 Facciamo ordine nella corrente
Hai un’idea o un progetto da sviluppare, ma non sai da dove iniziare?
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Ti aiuto io.