Vuoti da non riempire
[Onde #193] Prepararsi al nuovo anno, tra pianificazione e ispirazione.
Una newsletter con consigli, link, news per una comunicazione migliore: a lavoro e nella vita di tutti i giorni. Ogni settimana.
Sulla scrivania ho sempre un taccuino (anzi, più di uno!) pieno di frecce, cerchi e parole sottolineate. Così come sul desktop del computer (di cui ti parlavo nell’ultima puntata), ci sono i file excel o i collegamenti ai diversi piani editoriali. Tutta “roba” che ultimamente quando la guardo mi fa sorridere, pensando a quanto siamo diventati bravi a riempire spazi. Post, reels, stories, newsletter: abbiamo imparato a occupare ogni angolo del nostro calendario (digitale e non) come se il silenzio fosse un nemico da combattere.
Ma più osservo questi schemi perfetti, più mi rendo conto che la comunicazione che resta, quella che tocca davvero le persone, nasce proprio negli spazi bianchi. In quei momenti non programmati dove la creatività può respirare, dove le idee hanno il tempo di maturare, dove i messaggi trovano la loro vera voce.
Nelle ultime settimane ho fatto un po’ di analisi dei dati (su contenuti miei, dei progetti a cui lavoro e anche di altre realtà e creator) e ho avuto la conferma di quanto già pensavo. I contenuti che hanno funzionato meglio non erano quelli pianificati in largo anticipo e inseriti con precisione chirurgica nel calendario editoriale: erano quelli nati da un'intuizione improvvisa, da un’apertura verso la community, da un momento reale e non impostato, da un'idea che ha avuto il tempo di crescere naturalmente.
La comunicazione sostenibile - per noi che la facciamo e per chi ne fruisce - non è quella che riempie ogni spazio disponibile, ma quella che sa creare il giusto ritmo tra presenza e pausa, tra dare e ricevere, tra parlare e ascoltare.
Non sto dicendo di abbandonare la pianificazione, anzi. Ma forse, guardando al prossimo anno di contenuti che ci aspetta, possiamo pensarla in modo diverso. Non come una gabbia di contenuti, ma come una struttura flessibile che lascia spazio alla vita vera, quella che rende la nostra comunicazione autentica e significativa.
Quindi sì, continuiamo a disegnare frecce e collegamenti sul taccuino e a riempire caselle nei file excel che ospitano i nostri piani editoriali. Ma magari, in futuro, tra uno slot e l'altro, cominciamo a lasciare deliberatamente degli spazi bianchi. Non vuoti da riempire, ma possibilità da esplorare.
Perché alla fine, sono proprio questi spazi che trasformano un piano di comunicazione in qualcosa di vivo, che respira, che cresce, che connette davvero.
‼️ E visto che si avvicina il nuovo anno…
Ho preparato un breve questionario per avere il tuo feedback sulla newsletter: ci vogliono solo 2 minuti e la tua opinione mi aiuta a rendere Onde ancora più utile e interessante per te!
Come cambiano i nostri comportamenti e le scelte che facciamo ogni giorno? Il rapporto Accenture Life Trends 2025 esplora questi mutamenti e come impattano sulla nostra vita quotidiana. Se ti stai chiedendo cosa c’entra tutto ciò con la comunicazione… be’ per comunicare bene non c’è niente di più utile del conoscere ansie, speranze e desideri delle persone. Non sei d’accordo?
Le tendenze individuate si concentrano sul rapporto con il digitale, la fiducia e il desiderio di autenticità. Ho studiato un po’ il report anche per te e questi sono i 5 trend principali, di cui tener conto anche per la tua comunicazione.
1. Il costo dell’esitazione
La fiducia digitale è in crisi. La crescente facilità nel creare contenuti digitali ha generato un’ondata di truffe e notizie false, confondendo il confine tra autentico e fittizio.
Cosa sta succedendo:
- Generative AI: gli strumenti avanzati generano contenuti a velocità mai viste, ma sono anche sfruttati per inganni come deepfake e recensioni fraudolente.
- Impatto sul commercio: il 52% delle persone dichiara di essere esposto a fake news e il 38% ha incontrato recensioni false. Questo mina la fiducia nelle piattaforme e nei brand.
Risposta necessaria:
- Le aziende devono puntare sull’autenticità e creare segnali chiari di fiducia (es. blockchain per la tracciabilità dei prodotti).
- È fondamentale riprogettare esperienze digitali per rassicurare i clienti e ridurre l’esitazione.
2. Il dilemma dei genitori
La generazione di genitori di oggi si trova in bilico tra proteggere i figli dai pericoli del digitale e permettere loro di sfruttarne i benefici.
I principali problemi:
- Impatto mentale: aumento di depressione e ansia tra i giovani, connessi a modelli di bellezza irrealistici e bullismo digitale.
- Nuove sfide: fenomeni come deepfake e sextortion creano situazioni di abuso e traumi difficili da gestire.
Soluzioni emergenti:
- Azioni legislative: iniziative come il Kids Online Safety Act negli USA impongono limiti per tutelare i minori online.
- Educazione digitale: cresce la spinta verso una maggiore alfabetizzazione digitale nelle scuole.
3. L’economia dell’impazienza
Le persone cercano scorciatoie per raggiungere i propri obiettivi di vita, sfidando metodi tradizionali e creando nuovi percorsi.
Trend chiave:
- Educazione fai-da-te: social media e contenuti online ispirano nuovi approcci per gestire salute, finanze e benessere.
- Lavoro e guadagno: il 28% delle persone ha avviato un side hustle (lavoro secondario) per affrontare le sfide economiche, mentre aumenta l’uso di piattaforme per consigli finanziari peer-to-peer.
Implicazioni per i brand:
- Offrire soluzioni semplici e personalizzate può rendere un brand parte del “movimento” anziché un ostacolo.
- I contenuti educativi e di valore sono essenziali per mantenere la rilevanza.
4. La dignità del lavoro
Il rapporto tra lavoro, tecnologia e umanità è in evoluzione, con implicazioni per il benessere dei lavoratori.
Problemi emergenti:
- Le nuove tecnologie in azienda suscitano esitazioni, con tensioni tra produttività e dignità.
- Cresce l'aspettativa per una cultura del luogo di lavoro che valorizzi la persona, non solo il profitto.
Risposta aziendale:
- Adottare tecnologie che integrano, piuttosto che sostituire, il contributo umano.
- Creare ambienti inclusivi e capaci di rispondere alle necessità dei lavoratori.
5. Riconnettersi al mondo
Le persone desiderano semplicità e connessioni autentiche, allontanandosi da un mondo digitale sempre più caotico.
Tendenze osservate:
- Si cerca di vivere esperienze sensoriali e sociali autentiche, come antidoto alla frammentazione digitale.
- C’è un movimento verso il recupero di valori legati alla natura e alla comunità.
Opportunità per i brand:
- Investire in esperienze offline che promuovano connessioni umane reali.
- Favorire pratiche sostenibili e autentiche, in linea con i valori emergenti dei consumatori.
In conclusione…
Per cavalcare l’onda di queste tendenze, dobbiamo:
Rendere la fiducia un pilastro centrale dei nostri modelli di business.
Adattare i messaggi ai nuovi desideri di autenticità e coinvolgimento reale.
Promuovere una narrativa positiva e costruire esperienze che integrino persone, valori e innovazione.
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Questa settimana cambiamo rispetto al solito e facciamo un’abbuffata di trend e report per il 2025. Così nei prossimi giorni hai tempo per leggere e ragionare sulla tua comunicazione dei mesi futuri.
Le previsioni sulle tendenze creative del 2025 secondo Adobe.
Le dieci tendenze di marketing che plasmeranno il 2025 secondo Copyblogger e le 26 previsioni sul social media marketing di Social Media Today.
Dal tech alla finanza, dal food & beverage all’arte, dall’AI alla cultura, c’è un report interessante per ogni settore: moltissimi li trovi raccolti qui. Buona lettura!
Una cosina da guardare e/o ascoltare - Come ti avevo anticipato, sono stato ospite del podcast di Francesca Sparaco, dove ho avuto modo di parlare di newsletter e di come crearne di efficaci per creare relazioni costruttive col tuo pubblico. Puoi guardare la chiacchierata su YouTube oppure ascoltarla su Spotify.
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